Alla scoperta di Tutto Ruota
- by Greenthesis Group
- 19 apr 2021
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Un viaggio capitolo dopo capitolo all’interno del libro “Tutto Ruota”, edito da Fabbri Editore e scritto da Luciano Canova e Fabrizio Iaconetti, frutto del lungo lavoro di divulgazione e sensibilizzazione ai temi dell’economia circolare portato avanti con il progetto “A scuola di Economia Circolare” promosso da Greenthesis Group.
Tutto Ruota, disponibile in tutte le librerie fisiche e virtuali dal 7 gennaio scorso, è dunque un vero e proprio manifesto che vuole spingere ciascuno di noi, a cominciare dai giovanissimi, a diventare parte attiva della rivoluzione circolare: quel cambiamento urgente che è necessario attuare per ripensare un futuro diverso, più sostenibile, più equo, più green e anche più prospero e felice!
Visto che questo testo può, secondo noi, rivelarsi uno strumento prezioso per essere consapevoli tasselli della transizione circolare, qui sul blog potrete trovare una serie di contributi in cui passo passo avrete un quadro generale dei 5 capitoli di cui è composto il testo. Partiamo subito con il primo!
Per arrivare a quelli che sono i pilastri attorno a cui ruota la narrazione è bene infatti partire da alcuni quesiti di base: come si misura lo sviluppo e il benessere di una nazione? E perché è necessario sviluppare un pensiero di tipo sistemico per interpretare la complessità della realtà e, di conseguenza, mettere in pratica la cultura della rigenerazione?
Come misurare il benessere?
Per rispondere al primo quesito si è deciso di approfondire la metrica più usata per misurare lo stato di ricchezza e benessere di una nazione: il PIL o Prodotto Interno Lordo. Sicuramente si tratta di un valore importante in grado di fotografare buona parte della qualità della vita e del valore prodotto dalle attività economiche di una nazione, ma da solo non basta. Infatti che esso sia considerato come valore di beni e servizi finali prodotti da un’economia in un dato periodo, che sia considerato come la somma di valori aggiunti o di tutti i redditi prodotti da un’economia, ciò che questo valore non potrà mai misurare sono tutti quegli aspetti centrali nella nostra vita che producono senz’altro valore, senza però che esso sia immediatamente quantificabile sotto il profilo monetario, valore che in economia è genericamente raggruppato sotto il nome di capitale sociale.
Pensate che negli anni ’70 il re del Bhutan (piccolo stato himalayano) propose come metro dello sviluppo l’indicatore della Felicità Interna Lorda! Sembra una battuta, ma non lo è affatto.
Tant’è vero che a distanza di più di 30 anni, nel 2021 l’Onu ha portato avanti un progetto intitolato World Happiness Report che monitora il livello di felicità in più di 150 paesi del mondo e ciò non significa affatto abbandonare metriche scientifiche, o diventare hippie, bensì abbracciare una visione complessa del concetto di “qualità della vita”, sempre tramite statistiche quantitative fondate su dati empirici. Il Report 2020, poi, ha avuto come focus tematico proprio quello di Felicità e Ambiente, dove l’ambiente è stato declinato in tutte e tre le sue accezioni principali: ambiente naturale, ambiente urbano e ambiente sociale. Conducendo questa ricerca ci si è resi conto di quanto modificare l’ambiente circostante impatti sul nostro benessere, con stime che quantificano in termini monetari la perdita di qualità ambientale, e di quanto invece comportamenti più green (in termini di sensibilità ambientale) facciano riscontrare un maggiore benessere.
Perché è importante un pensiero sistemico?
Alla luce di quanto detto, risulta chiaro come la complessità sia la vera e propria cifra del mondo e dunque, per coglierla, ma anche per aprirsi a una prospettiva generatrice di opportunità sinora inesplorate, è necessario pensare per sistemi e non per “compartimenti stagni”. Pensare per sistemi significa cercare di vedere la realtà nella sua totalità, come un insieme di elementi tra di loro interconnessi che condividono qualcosa, che sia la funzione o l’obiettivo.
Pensare in questo modo ci aiuta a capire che affinché ogni elemento che fa parte di un sistema funzioni, non bisogna focalizzarsi solo su esso ma prenderlo in considerazione in base a ciò che lo lega agli altri, non come singolo ma come componente di una relazione. Se applichiamo questo sistema di pensiero al processo produttivo inizieremo a cambiare il nostro modo di approcciarci ad esso.
Nel processo produttivo lineare l’elemento “risorsa” viene visto come un singolo che serve per essere trasformato affinché si arrivi a dei beni finali, da consumare e, sostanzialmente, gettare via una volta usati, disperdendo così energia e materia. Si tratta di un modello pensato intrinsecamente per sprecare che ha come unico movente la massimizzazione del profitto.
Da un punto di vista di pensiero sistemico, invece, un processo produttivo di questo tipo non può che risultare fallato. La risorsa non deve essere considerata solo come uno strumento che innesca il processo, ma nella sua relazione con gli altri elementi può continuare a generare valore anche una volta che la prima parte della sua vita produttiva si è conclusa, rigenerandosi! Solo ragionando per sistemi si può entrare nel meccanismo logico del paradigma di produzione rigenerativo (circolare). Si elimina il concetto di rifiuto per farlo tornare ad essere risorsa. In quest’ottica tutto torna a essere cibo nel processo produttivo circolare, sia le risorse biologiche legate a suolo, animali o vegetali che possono in ogni fase della loro decomposizione creare valore, sia quelle tecniche come materiali sintetici, plastica, metalli che possono comunque essere riparate o riusate o ristrutturate o riciclate per diventare materie prime seconde. Nel progettare i beni del futuro, in ottica sistemica, si deve dunque pensare non solo all’oggi del bene prodotto, ma anche al suo domani, affinché sia pensato a monte per avere le caratteristiche giuste per essere reimmesso nel ciclo della produzione rigenerativa.
In quest’ottica potremmo far sì che i rifiuti industriali del XX secolo siano trasformati nei beni produttivi del XXI! Alla prossima puntata, con il secondo capitolo di Tutto Ruota!