Cos'è l'edilizia sostenibile? Da detrito ad edificio
- by Greenthesis Group
- 14 nov 2019
- 5425 Visualizzazioni
La costante attenzione per l’ambiente e la salute ha portato a una sempre più rapida evoluzione dell’edilizia sostenibile. Nel settore delle costruzioni si va affermando un nuovo approccio che, dalla progettazione alla realizzazione, guarda alla sostenibilità come un obiettivo da raggiungere, dall’utilizzo dei materiali, alle tecniche di edificazione, all’efficienza energetica.
Il passaggio ad una edilizia sostenibile non è più una scelta ma una necessità per migliorare la qualità della vita dei cittadini, diminuire il consumo di energia, dare maggior valore alle case, ridurre le emissioni e l’impatto ambientale. Oggi si fa particolare attenzione all’intera vita del prodotto edilizio: dal reperimento delle materie prime ai processi produttivi dei materiali, alla dismissione del bene, al recupero e alla riciclabilità dei materiali.
Tuttavia, il concetto di edificio sostenibile non è nuovo ma è stato sviluppato già nel 1970 in risposta alla crisi energetica e alle crescenti preoccupazioni dei cittadini riguardo l’ambiente. Il processo avviato quasi mezzo secolo fa, continua ancora adesso coniugando le esigenze e l’evoluzione dell’edilizia, con il rispetto dell’ambiente, del territorio e della salute dell’uomo.
Con l'espressione “edilizia sostenibile” si fa riferimento all'insieme di pratiche adottate per la progettazione, la realizzazione e la gestione di strutture abitative e non, utilizzando materiali, fonti di energia e tecniche attraverso cui si riduce l'impatto ambientale. Questo concetto riguarda sia gli edifici costruiti ex-novo, sia quelli ristrutturati seguendo tali pratiche.
È negli anni '70 che si inizia a parlare di questo argomento per via della sensibilità, sempre maggiore, dell'opinione pubblica verso le tematiche relative all'ambiente e alla sua tutela. Nel corso degli anni a seguire, si sono sviluppate diverse metodologie di intervento per la costruzione di strutture eco-sostenibili: numerose imprese, operanti sia in ambito edilizio che in quello energetico, hanno investito le proprie risorse in innovazione per offrire strumenti volti a migliorare la qualità della vita delle persone e la cura per l'ambiente.
L'edilizia sostenibile, nota anche come "bioedilizia", presenta diversi vantaggi: primo fra tutti, l'efficienza energetica, che consiste negli alti rendimenti nell'utilizzo dell'energia, riducendo gli sprechi. L'efficienza energetica va sempre a braccetto con la diminuzione dell'impatto sull'ambiente, eventualmente legato a emissioni nocive: sfruttando il più possibile le fonti pulite e cercando di evitare l'impiego di quelle fossili, si ottengono degli effetti positivi sul territorio di riferimento. L'implementazione delle pratiche sostenibili può portare, inoltre, a un risparmio in termini economici per gli utenti che decidono di investire in un progetto di questo tipo. Ovviamente, l'adozione di pratiche incentrate sulla sostenibilità per l'edilizia ha dei risvolti positivi anche per la salute di chi ne usufruisce, dal momento che sono associate a un miglioramento del benessere. Inoltre, il valore di un immobile realizzato rispettando tali pratiche è indubbiamente maggiore.
Ma quali sono esattamente gli interventi da compiere per poter parlare concretamente di edilizia sostenibile? Un aspetto fondamentale degli edifici green riguarda, come intuibile, l'incremento di tecnologie a fonti rinnovabili, come il solare termico o pompe di calore, e, a seguire, l'utilizzo di materiali naturali, possibilmente a km zero, ottenuti con l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, in alcuni casi derivanti da processi di riciclo.
Alcuni esempi di materiali innocui per la salute sono le vernici naturali (prive di caratteri di nocività), la canapa, gli scarti tessili e i pneumatici da avviare al riciclo, e persino il bambù. Senza dimenticare altri tipi di materiali da riutilizzare, eventualmente per una funzione nuova, diversa da quella originaria. Inoltre, realizzando un sistema in grado di riciclare l'acqua piovana per usi domestici, come gli scarichi del w.c., si ottengono ulteriori economie, così come implementando sistemi per sfruttare al massimo la luce naturale e fare a meno, quando possibile, di energia elettrica per l'illuminazione[1].
Particolarmente interessante è il progetto sviluppato da Catalyst, una start up fiorentina che persegue i principi di architettura sostenibile, attraverso il riciclo e il riutilizzo dei materiali derivanti dalla demolizione di vecchi edifici. I detriti vengono raccolti sul posto e, attraverso un innovativo sistema di produzione, trasformati in nuovi mattoni da riutilizzare immediatamente per nuove costruzioni. Un perfetto esempio di economia circolare che favorisce il risparmio energetico ed evita le emissioni del CO2 derivato dalle lavorazioni e dai trasporti.
Catalyst fornisce una gamma di prodotti e servizi riassunti in tre macroaree. Si parte con RI-BLOCK, ovvero riciclo BLOCK, un mattone altamente resistente realizzato comprimendo in appositi stampi i detriti della demolizione, che vengono attentamente selezionati e miscelati prima della pressatura a freddo che li trasforma in nuovi materiali da costruzione. I mattoni così realizzati consentono di ottenere un notevole risparmio di laterizi, cementi e malte, senza contare che riducono notevolmente la quantità di rifiuti e l’inquinamento da CO2.
Gli stessi metodi di riciclaggio degli inerti sviluppati per il Ri-Block sono stati impiegati per il recupero degli scarti di lavorazione del marmo di Carrara usando anche la polvere derivante dalle escavazioni in corso nelle Cave Apuane che è stata compressa negli appositi stampi. Il risultato è un bellissimo mattone bianco dotato di faccia a vista e utilizzabile anche per motivi architettonici, oltre che per la muratura ordinaria, sia portante che di tamponamento, in luogo dei comuni mattoni in laterizio cotti in fornace. Il tutto col solito notevole risparmio di energia e CO2.
Infine, con le stesse miscele brevettate di materiali riciclati, compresse in uno stampo adatto e manovrato da un’apposita macchina, è ricavabile un manufatto di forma particolare provvisto di canali per l’inserimento degli impianti e dotato di due facce a vista perfettamente lisce e finite, ottenendo un nuovo e più agevole sistema di costruzione.
“Prodotti e progetti Catalyst – spiegano gli ideatori – nascono da un approccio culturale che si identifica con l’edilizia sostenibile, il risparmio energetico e il recupero dei detriti che diversamente sarebbero classificati come rifiuti. Catalyst pertanto pone alla base di ogni sua esperienza i principi ecologici e il concetto di sviluppo sostenibile con una visione sistemica del trinomio “funzione-uomo-natura” la più ampia possibile[2]”.