Master in Bioeconomia dei Rifiuti Organici e delle Biomasse, quando la sostenibilità si fa scuola
- by Greenthesis Group
- 15 ott 2019
- 2616 Visualizzazioni
Da alcuni anni si è iniziato a guardare a quello che fino a poco tempo fa era il “problema rifiuti” come ad una risorsa, sfruttando, tra le altre soluzioni, la digestione anaerobica per produrre energia. Per preparare figure professionali specializzate per soddisfare la domanda di questo settore in crescita, l’Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria (IBBA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in collaborazione con l’Associazione milanese laureati in scienze agrarie e scienze forestali (Amsaf), ha stato istituito il master in Bioeconomia dei rifiuti organici e delle biomasse, giunto ad oggi alla undicesima edizione.
Con la collaborazione del Consorzio italiano compostatori (Cic), la prossima edizione del master partirà il prossimo dicembre e mira ad essere un percorso per la gestione sostenibile di sottoprodotti e scarti alimentari, per la produzione di bioprodotti e la costruzione di filiere innovative in un’ottica di efficienza energetica e di economia circolare.
Un comitato si impegnerà a valutare l’idoneità della professionalità dei candidati. Il Master è a libero accesso ma è preferibile che i candidati siano in possesso di lauree triennali e magistrali della Facoltà di Agraria, Scienze Forestali e Veterinaria, Biologia, Biotecnologie, Scienze Naturali, Ecologia, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente, Chimica e Ingegneria Ambientale[1].
Il corso punta a coniugare ricerca, innovazione tecnologica ed i nuovi paradigmi dell’economia circolare e offre agli studenti la possibilità di intraprendere un percorso di studio specifico per acquisire gli strumenti necessari per lavorare nell’ambito della gestione della materia di origine biologica. Il corso si rivolge anche a coloro che già operano nel settore agro-alimentare, forestale e della gestione dei rifiuti e i candidati hanno fino al 15 novembre per presentare le proprie domande. Il numero massimo di partecipanti è fissato a venti.
Preparare, quindi, i professionisti dell'economia circolare è l'obiettivo del master in Bioeconomia dei Rifiuti Organici e delle Biomasse. Secondo quanto riportato dagli organizzatori, l’80% dei partecipanti delle precedenti edizioni ha trovato occupazione nel settore delle bioenergie, anche per merito del concreto rapporto tra ricerca e realtà produttiva, che si traduce nella collaborazione con numerosi enti, amministrazioni e aziende[2].
Il percorso didattico è orientato alle richieste del mercato del lavoro e della ricerca: numerosi sono infatti i casi di studio affrontati e i momenti di incontro con le aziende, le istituzioni e le associazioni del settore; una significativa opportunità di confronto con la realtà professionale è, inoltre, rappresentata dallo sviluppo di un progetto, che permette di applicare concretamente gli strumenti operativi appresi e apre opportunità di stage[3].
Il settore delle bioenergie si è impegnato nello sviluppo di soluzioni innovative per la trasformazione delle biomasse (cioè la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui biologici) in prodotti energetici e per lo sfruttamento delle energie rinnovabili, producendo biocarburanti, idrogeno, gas di sintesi e utilizzando gas climalteranti. Il comparto presenta ancora grandi potenzialità inesplorate e sono in corso ricerche per ricavare energia da una più ampia varietà di biomasse, ad esempio, o per migliorare l’efficienza di conversione in biogas di differenti scarti vegetali.
Gli sbocchi professionali offerti sono molteplici, dalle imprese nazionali e internazionali interessate all’efficienza energetica, agli istituti di credito, ai soggetti istituzionali deputati alla regolazione del settore, alle società di consulenza ed ai centri di ricerca specialistici.
Grazie all’impegno ce il nostro Paese sta portando avanti nel settore dell’ecosostenibilità, “l’Italia è diventata un punto di riferimento per molti altri paesi per quanto riguarda l’organizzazione della raccolta, la trasformazione e la valorizzazione dei rifiuti organici – ha affermato Alessandro Canovai, presidente del Cic, la principale organizzazione italiana nel settore della valorizzazione del biowaste. – Il master in Bioeconomia dei rifiuti organici e delle biomasse è un’occasione importante per chi intende innovare nel settore del biowaste che, grazie anche agli ultimi sviluppi a livello europeo con l’approvazione del pacchetto sull’Economia circolare, potrebbe creare 50mila nuovi posti di lavoro nei prossimi anni”. Il settore, al netto delle positive prospettive di crescita, non deve tuttavia perdere di vista il proprio scopo primario, ovvero contenere al massimo l’impatto ambientale derivante dalle operazioni di recupero dei rifiuti, promuovendo quei modelli che fanno dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare le proprie basi[4].
[1] Per maggiori informazioni su come iscriversi e presentare la propria canditatura si consulti la pagina web dedicata al Master sul sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche (http://www.master-bioenergia.org/iscrizioni/).
[2] Lorenzo Brenna, A scuola di sostenibilità con il Master in Bioeconomia dei rifiuti organici e delle Biomasse, Lifegate, 13 agosto 2018.
[3] Master in bioeconomia dei rifiuti organici e delle biomasse, presentazione dell’evento, CNR.
[4] Ibid.