La sostenibilità premia, il bilancio Ambienthesis è più che positivo
- by Greenthesis Group
- 12 ago 2019
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Sulla Terra esistono approssimativamente due milioni di generi di piante e animali che, con il passare del tempo, cominciano ad estinguersi con una velocità sempre maggiore rispetto a quello che la natura impiega per concepire nuove specie. Ovviamente, la causa prevalente di queste estinzioni si deve alla devastazione dei vari habitat causati dal genere umano e dalla sua opera.
La Green Economy, come ci è già capitato di scrivere in altre occasioni, nasce proprio come possibile sistema volto a fronteggiare le nostre ripercussioni su ambiente e clima, attuando e promuovendo un deciso cambio di rotta dell’economia e dei sistemi di produzione e consumo verso dei processi più puliti e responsabili, volti al recupero dei materiali che già oggi sono presenti nell’ambiente.
Viene definito come un approccio “che si direziona verso il miglioramento del benessere umano e dell’equità sociale, riducendo significativamente i rischi ambientali e le scarsità ecologiche”, con una visione che include, tra le altre cose, una crescita a bassa emissione di carbonio, funzionalità delle risorse, protezione e tutela dell’ambiente, inclusione sociale e anche abbattimento della povertà. Tutti elementi che si traducono poi, se ben perpetuati, in “opportunità vantaggiose per migliorare l’integrazione dello sviluppo economico con la sostenibilità ambientale”[1].
Ciò che ci si palesa davanti agli occhi, infatti, è un’emergenza che non possiamo più permetterci di ignorare. Un utile esempio che riporta, in realtà, due facce della stessa medaglia? A Birmingham in Gran Bretagna è stato recentemente registrato un incremento di inquinamento atmosferico tale da “accorciare le vite dei bambini di mezzo anno”, mentre parallelamente lo sviluppo del design ecologico (per citare un settore innovativo su tutti) viene ancora relegato a mercato d’alto rango e, quindi, lontano dalle logiche commerciali e da una sua attuazione sistemica e organica all’interno degli sviluppi urbani e domestici[2].
Proprio per tale ragione, come Ambienthesis, la nostra visione è quella di “uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni dell’uomo e migliorarne la qualità della vita, basato su un uso efficiente e responsabile, da un punto di vista ambientale, delle scarse risorse della nostra società”[3], non prediligendo la situazione economica delle comunità, ma all'opposto dando priorità al bisogno che esse hanno di biodiversità. L’approccio green consiste in uno sforzo compiuto per centrare la crescita sostenibile e gli sforzi che vengono fatti per ridurre la povertà sul cambiamento delle attività economiche.
Elementi fondamentali di questa metodologia includono l’utilizzo di strumenti economici, la realizzazione di un ambiente favorevole agli investimenti e l’orientamento di investimenti pubblici e privati verso la produzione di riserve di una sorta di capitale di risorse naturali[4]. La strategia aziendale di Ambienthesis consiste quindi nella drastica riduzione dell’impatto ambientale negativo, riducendo a monte l'utilizzo delle risorse naturali protendendo verso la massimizzazione di costi e benefici in riferimento, invece, a quanto viene impiegato.
È soltanto attraverso lo sviluppo sostenibile che si può e si deve perseguire la salvaguardia del nostro ambiente naturale e del conseguente benessere umano ed ecologico, in una chiave di costante innovazione e senza per forza arrivare a compromettere il nostro stile di vita[5].
Le azioni svolte da Ambienthesis sono pertanto incentrate sulla rigenerazione: il risanamento dei terreni inquinati così da farli tornare di una buona qualità; il trattamento dei rifiuti, che, con il supporto di avanzati sistemi di cogenerazione, permette di recuperare energia sotto forma di gas metano; la gestione accurata degli impianti che non solo stoccano in sicurezza i rifiuti ma allo stesso tempo rimuovono i pericoli di contaminazioni trasformandosi in parchi fotovoltaici in grado poi di somministrare energia sostenibile alla comunità.
Insomma, la mission di Ambienthesis è quella di confidare nello sviluppo sostenibile, in grado di soddisfare i bisogni attuali senza influenzare negativamente quelli delle generazioni future[6].
Ciò che vogliamo rappresentare come compagnia è un orientamento continuo per ciò che concerne la portata innovativa di mezzi e processi, il tutto concepito all’interno di un approccio che prende piede e viene attuato con una concezione olistica e trasversale per tutte le declinazioni del nostro fondamentale settore industriale. Stiamo parlando infatti dell’assistenza, della protezione e della conservazione del nostro habitat[7].
È soltanto operando in questa maniera che si arriva a un risultato come quello che abbiamo recentemente raggiunto: lavorando in linea con normative e obbiettivi di ecosostenibilità è stato infatti approvato il nostro piano industriale per il triennio 2019-2021, dichiarando un prezioso utile di 80 milioni di euro.
“Il nuovo piano prevede l’incremento dei risultati grazie a uno scenario con buone opportunità negli ambiti operativi in cui il gruppo è attivo, e l’obbiettivo di incrementare la produzione di valore e la generazione di cassa, rendendo infine stabile il conseguimento di utili netti” è quanto si può leggere all’interno del nostro sito. ”La società anticipa che nel periodo in esame i ricavi possano affermare stabilmente intorno agli 80 milioni di euro, con una redditività lorda del 10%” ne certifica, invece, la lode[8]. A dimostrazione del fatto che si può fare business nel pieno rispetto di ambiente e persone, coniugando il fondamentale aspetto etico con un importante ritorno economico.
[1] Sarah Cook, K. S. (2012). Green Economy or Green Society? Contestation and Policies for a Fair Transition. Geneva: UN Research Institute for Social Development.
[2] Laville, S. (2019, luglio 8). Air pollution in Birmingham 'shortens lives of children by half a year'. The Guardian.
[3] http://www.ambienthesis.it/public/documento/attach/ath-codice-etico.pdf
[4] Development, I. C. (2011, settembre). Green Economy and Sustainable Mountain Development, Opportunities and Challenges in View of Rio+20. Kathmandu, Nepal.
[7] vedi nota precedente