The Green Expo, a settembre prende il via la Fiera della sostenibilità
- by Greenthesis Group
- 9 ago 2019
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Il prossimo 3 settembre a Città del Messico si terrà uno dei principali eventi internazionali dedicati alla sostenibilità ambientale in tutte le sue forme, The Green Expo. La Fiera, includendo importanti rassegne specializzate come l’Enviro-Pro, il Powermex e il Watermex, ha nella sua mission la volontà di riunire la comunità industriale del settore, così come tutto il comparto imprenditoriale che ruota attorno allo sviluppo di energie rinnovabili, per fare di questi 3 giorni una sorta di grande incubatore di idee e progetti da riportare, poi, nelle diverse aree del mondo.
L’evento, poi, si presenta come un importante occasione per le imprese del settore di incrementare e ampliare il proprio network di collaborazioni e di sviluppo. Le pmi italiane che saranno presenti in Messico, infatti, avranno l’opportunità di approfondire rapporti commerciali con le controparti locali in uno dei Paesi che sta maggiormente scoprendo e investendo sulle fonti rinnovabili di energia e sulla gestione ecosostenibile dei rifiuti in una chiave di green economy.
Sarà quindi possibile per “imprenditori, professionisti, esperti, rappresentanti governativi e della società civile, insieme agli altri principali soggetti attivi nella filiera delle tecnologie per l’ambiente”[1] mettere in condivisione i propri rispettivi know how al fine di risalire a soluzioni efficienti per implementare le tecniche di sviluppo sostenibile.
Questa Fiera, quindi, si propone come il principale evento dell’America Latina per quanto riguarda le soluzioni tecnologiche all’avanguardia nei settori (sempre più allargati e trasversali) che hanno a che fare con l’ambiente, in particolar modo quello della gestione dei rifiuti. Fortunatamente, ci viene da dire, sono infatti sempre di più i mercati chiamati a fare i conti con il loro impatto sull’ambiente e sulle contromisure da dover mettere in atto per prevenirlo e salvaguardarlo. È il Rapporto Stern a stimare come le conseguenze di una mancata attuazione di tali contromisure porterebbero immediatamente ad un crollo di oltre il 5% del PIL globale annuo, a partire da subito e senza la previsione di un termine. Alcune stime, che addirittura tengono conto delle ripercussioni su larga scala dei rischi e impatti ambientali, parlano invece del futuro abbattimento del 20% o più del PIL. Un disastro economico e sociale.
È per questo motivo che l’appello ad un ripensamento produttivo e di consumo, a partire dagli sviluppi di innovazione tecnologica che si stanno raggiungendo in questi anni, diventa sempre più indispensabile: “gli investimenti nei prossimi 10-20 anni avranno un profondo effetto sul clima e sulle nostre attività economiche e sociali” è infatti quanto si legge sullo stesso sito ufficiale del The Green Expo che, quindi, si prefigge l’obiettivo di “unire le industrie interessate allo sviluppo economicamente sostenibile attraverso un'economia circolare a rifiuti zero, ampliando l'attuale quadro di conoscenze e scambi commerciali”[2].
Strutturato attraverso un elevato numero di padiglioni, congressi e attività di vario genere, questa Fiera si presenta quindi come uno dei migliori ambienti internazionali di affari dove i professionisti possono sviluppare assieme idee, collaborazioni e progetti tecnologici volti al trattamento dei rifiuti solidi, al loro recupero e a quello delle acque di scarico, così come alla produzione di nuova energia alternativa[3].
Tutto questo si può ricondurre certamente alla volontà del Governo messicano, in particolar modo negli ultimi anni a questa parte, di perseguire una politica promotrice degli sviluppi del settore energetico, con un focus particolare e ben finanziato sulle energie rinnovabili.
Per tale scopo “sono previsti importanti investimenti nella modernizzazione degli impianti idroelettrici e micro idroelettrici, con interessanti potenzialità di partenariato per le imprese italiane del settore”. Ma non solo, vengono confermati e rinnovati anche gli interessi del Governo nel trattamento delle acque, nel più generale concetto di tutela ambientale e nello sviluppo delle smart cities[4].
Si tratta indubbiamente, quindi, di uno degli eventi più importanti a carattere internazionale per ragionare su un nuovo sviluppo sostenibile, approccio che dobbiamo tutti cominciare a considerare come indispensabile e non più procrastinabile affinché si possa raggiungere realmente uno stadio di sostenibilità ambientale.
Perché, come ricorda anche il sito del WWF, dobbiamo “imparare a vivere nei limiti di un solo pianeta”, sviluppare cioè la capacità di “vivere, in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza distruggere i sistemi naturali da cui traiamo le risorse per vivere e senza oltrepassare le loro capacità di assorbire gli scarti e i rifiuti dovuti alle nostre attività produttive”[5].