Ecosostenibile è differenziare
- by Greenthesis Group
- 23 giu 2018
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Green Holding ha sempre a cuore la tutela e la sicurezza ambientale e per questo segue con particolare interesse le dinamiche di una maggiore ecosostenibilità. Secondo recenti dati pubblicati nel Green Book, il rapporto Utilitalia (Federazione della aziende pubbliche di acqua, ambiente ed energia), la raccolta differenziata dei rifiuti nel Nord Italia ha raggiunto il 64%, nel Centro Italia siamo al 48,6% mentre purtroppo al Sud siamo quasi alla metà, fermandosi al 38%. Questo non solo si traduce in un peggiore impatto ambientale e in un maggiore inquinamento ma si traduce anche in un costo crescente per le famiglie. La differenza è chiara tra Nord e Sud: nel primo caso il 69% dei rifiuti finisce nei termovalorizzatori con la produzione di nuova energia, al Sud ben il 62% dei rifiuti finisce in discarica.
Nel 2016 è tornata a salire del 2% la produzione di rifiuti in Italia, quando negli anni precedenti si era verificata una certa stabilizzazione, anche derivata dalla ripresa economica. La raccolta differenziata ha raggiunto in media il 52,5%, non sono dati aggiornatissimi visto che si riferiscono a due anni fa, però ci dicono che siamo sopra la fatidica soglia della metà. Una peggiore gestione dei rifiuti porta dei riflessi sulle tasse per le famiglie. Così nel 2017 una famiglia media composta da tre persone che vivono in 100 metri quadri può spendere dai 227 euro in un Comune inferiore ai 50.000 abitanti ai 334 euro in comuni più grandi superiori ai 200.000 abitanti. La spesa media al Nord si è collocata sui 271 euro, 353 euro al centro e 363 al sud. Come sappiamo bene noi di Green Holding è la qualità a fare veramente la differenza nel contenimento dei costi: dove ci sono meno impianti di smaltimento e la raccolta differenziata latita gli esborsi si impennano. Il campo dell'igiene urbana conta ben 575 gestori individuati con 12 miliardi di fatturato, occupando 90,433 addetti. Oltre la metà di questi operatori sono di piccole dimensioni con un fatturato sotto i 10 milioni di euro. Il 37% del fatturato totale è però generato dal 3% degli operatori che riescono a produrre un fatturato superiore ai 100 milioni di euro. Lo studio ha calcolato che il fabbisogno nazionale di investimenti in raccolta differenziata e nuovi impianti avrebbe un valore di circa quattro miliardi di euro. Un settore dunque che probabilmente andrebbe ripensato e indirizzato verso un recycling più corposo, lo sviluppo sostenibile, il superamento della gestione del rifiuto inteso come mero smaltimento, la produzione di nuova energia. Per aumentare inoltre la consapevolezza dei cittadini con un impegno quotidiano rivolto all'ambiente occorrerebbe investire maggiormente in campagne informative in grado di trasmettere un chiaro messaggio: il mondo dei rifiuti, percepito sempre come oscuro, è invece composto da aziende serie che hanno nella propria mission proprio la tutela ambientale e la salvaguardia dell'ecosistema, cercando di offrire modelli di raccolta differenziata virtuosi dove tutti i soggetti coinvolti vincono.