Rinnovabili, crescita da record per il motore economico del futuro.
- by Greenthesis Group
- 30 giu 2018
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Con quasi 3,4 milioni di posti di occupati, in crescita di quasi il 9 per cento rispetto al 2016, l’industria fotovoltaica rappresenta oggi il più grande "datore di lavoro" di tutte le tecnologie di energia rinnovabile al mondo. Durante la presentazione ad Abu Dhabi della quinta edizione del Rapporto annuale "Renewable Energy and Jobs” è emerso, infatti, che l'industria tutta delle energie rinnovabili ha creato più di 500.000 nuovi posti di lavoro in tutto il mondo nel 2017. Il numero totale di persone occupate nel settore ha superato così, per la prima volta, la cifra di 10 milioni, arrivando a 10,3 milioni a livello globale. Tra questi il numero più alto impegnato nel settore si trova in Asia con quasi il 60% del mercato del lavoro ubicato lì. Si stima che la Cina rappresenti i due terzi dei posti di lavoro nel settore fotovoltaico, in crescita del 13% rispetto all'anno precedente. Sommando poi i numeri del grande paese asiatico con Brasile, Stati Uniti, India, Germania e Giappone raggiungiamo oltre il 70% di tutti i posti di lavoro nell'industria a livello globale. Si configura con questi dati, ancora di più, il ruolo sempre più importante che hanno le energie rinnovabili oggi, fondamentali sia per sostenere la crescita economica sia per muovere l’occupazione. Specialmente in quei paesi dove esistono politiche attraenti, i benefici economici, sociali e ambientali delle energie rinnovabili sono ancora più evidenti. E con questo trend di crescita le stime per il futuro sono più rosee che mai tanto che gli analisti affermano che il settore energetico delle rinnovabili potrebbe creare, già entro il 2050, almeno 28 milioni di posti di lavoro a livello globale.
Le rinnovabili, così, diventeranno uno dei motori economici più importanti del mondo. A trainare la crescita, come detto, è il fotovoltaico che, da solo, garantisce il lavoro a circa un terzo (3,1 milioni di persone) del totale impiegato e che, in cinque anni, ha registrato anche la crescita più importante: +127 per cento. Al secondo posto figura il comparto dei biocarburanti, con 1,7 milioni di posti di lavoro, quindi quello idroelettrico con 1,5 milioni e poi l’eolico con 1,1 milioni. L'Italia risulta, però, ancora all'ultimo posto nella classifica dei paesi analizzati per fornitura di impiego nel campo dell'energia solare, mentre quando si parla di biomasse è tra i 6 paesi dell'Ue che ne offrono di più in Europa.
Intanto anche il nostro paese ha aderito al progetto dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), un’organizzazione che si pone l'obiettivo di diventare il punto di riferimento a livello internazionale per la promozione delle energie alternative allo scopo di divenire un centro di eccellenza per garantire consulenza finanziaria, politica e tecnica a tutti i paesi che desiderano investire nelle energie pulite. La nuova agenzia (formata da 75 paesi, sia nazioni industrializzate che in via di sviluppo) integra l'Agenzia internazionale per l'energia (AIE) e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), dotando le energie rinnovabili di una voce univoca a livello internazionale. L'agenzia si occupa della ricerca di soluzioni globali alle sfide che si frappongono allo sviluppo delle energie rinnovabili e offre il suo sostegno nella definizione di politiche in materia a tutti i livelli. Lo studio di Irena ci riporta, però, anche un altro dato: secondo gli esperti, infatti, bisognerebbe raddoppiare la produzione di energie verdi entro il 2030, se si volesse raggiungere l’obiettivo fissato dall’Accordo di Parigi sul clima. Sempre nel già citato rapporto “Global energy transformation” si dimostra che le energie rinnovabili unite all’efficienza energetica possono fornire oltre il 90 per cento della riduzione di CO2 creata dalla combustione delle fonti fossili necessaria per limitare l’aumento medio della temperatura globale a “ben al di sotto dei 2°C” rispetto ai livelli preindustriali ed evitare un punto di non ritorno per il nostro Pianeta. Per rispettare questi obiettivi si dovrà, quindi, entro il 2050, ridurre di almeno 470 gigatonnellate le emissioni cumulative di CO2 attraverso progetti più ambiziosi in grado di sfruttare le nuove tecnologie, più sicure, affidabili, e accessibili che mai prima d’ora si siano viste sul nostro pianeta.
La corsa green si fa sentire in tutto il mondo: lo stato della California imporrà l'installazione di pannelli fotovoltaici su tutte le nuove case a partire dal 2020 con l’obiettivo di arrivare al "net-zero-energy", cioè avere case che non consumano più energia dalla rete; la Danimarca ha lanciato un piano nazionale per portare entro il 2030 una percentuale di energia da fonti rinnovabili del 50%, grazie all’abbandono del carbone per centrali eoliche, a moto ondoso, a biomasse e a biogas; gli Emirati Arabi intendono coprire il 30% della loro produzione di energia da fonti rinnovabili e puntano a creare 100 mila posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili sempre entro il 2030. Ed intanto il primo maggio è stata una giornata storica in Europa infatti, proprio mentre a Bonn iniziava “l’United Nations climate change summit”, per la prima volta, in Germania la produzione di energia rinnovabile ha superato brevemente il fabbisogno di energia elettrica dell’intero Paese. Il grande aumento della produzione di energia eolica ha fatto schizzare verso l’alto la quota delle rinnovabili del paese tedesco sul consumo totale di energia, fino a raggiungere il record del 36,1% nel 2017, con un aumento del 3,8% rispetto al 2016, Il numero crescente di pale eoliche e molto vento hanno fatto, così, in modo che l’energia eolica superasse per la prima volta quella prodotta con le centrali a carbone e con il nucleare. Nel 2014 oltre 100 aziende in tutto il mondo incluse Apple, Ikea, Anheuser-Busch Inbev e Starbucks si impegnarono a convertirsi completamente all'energia rinnovabile. Entro il 2016, in 25 avevano già raggiunto l’obiettivo. Oggi anche Apple, da sempre sensibile al tema ecologico, ha annunciato di avere finalmente raggiunto il suo obiettivo di alimentare tutte le sue strutture ( retail, uffici, data center e strutture in co-locazione) al 100% da energia rinnovabile. Progetti che comprendono una gamma diversificata di fonti, tra cui impianti solari ed eolici nonché tecnologie emergenti come celle a combustibile alimentate a biogas, sistemi micro-idroelettrici e tecnologie di accumulo. Insomma la rivoluzione green è iniziata.